Per un medesimo principio lo strato sottile vi offrirà lo spettacolo della comparsa dei segni elettrici dalla parte del piatto, o lastra inferiore tenendola isolata, pressochè tanto vivi quanto quelli che dà lo scudo ossia lastra superiore; ma se lo strato di resina sia assai grosso, il giuoco del piatto verrà meno in tutto, o in parte della forza. Da ultimo quello che ancor più merita d’essere considerato si è, che la virtù di ritenere l’elettricità è minore in uno strato grosso, che in un sottile: in un di questi potrete trovar elettricità ancor inerente dopo tre o quattro mesi senza averla mai in tutto quell’intervallo rianimata, come ho io esperimentato, laddove in quelli non vi si manterrà un mese. Del rimanente per quanto riguarda le sperienze ordinarie dell’Elettroforo, lo strato di resina grosso può servir a un dipresso egualmente, col vantaggio anzi di non essere così soggetto a screpolare; le scintille che darà lo scudo sollevato saranno abbastanza forti per mettere in vista l’errore, in che io son caduto avanzando il contrario, e di cui ho avuto già luogo a disingannarmi, ed or l’ho di ritrattarmi, e ne godo, come anche godrò di farlo pubblicamente.
Ho l’onore di essere ec.
SOPRA LA CAPACITÀ
DEI
CONDUTTORI ELETTRICIe sulla commozione che anche un semplice Conduttore è atto a dare eguale a quella della boccia di Leyden
LETTERAAL SIGNOR DE SAUSSURE
DEI CONDUTTORI ELETTRICI 41
Da molto tempo io mi era proposto di lavorare a un’Opera sull’Elettricità, in cui avrei ridotto la massima parte de’ fenomeni all’azione, e giuoco delle atmosfere elettriche.
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Elettroforo Conduttore Leyden Opera Elettricità
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