Sapete altresì, che appressando l’oncino di una boccia di Leyden carica ad un Conduttore isolato, ne trae questo una scintilla proporzionata alla sua capacità. Ora de’ tre miei cilindri quello che riceve dalla boccia scintilla più grande, e dimolto, egli è appunto il più lungo, e stretto.
Ella è dunque posta fuor d’ogni dubbio la prevalenza riguardo alla capacità di quello tra i Conduttori di egual superficie, che supera gl’altri in lunghezza, quanto ad essi è inferiore in grossezza: prevalenza notabilissima, e che d’ora innanzi dovrà determinarci ad abbandonare i grossi cilindri, o cannoni usitati, per sostituirvene dei sottili ma altrettanto più lunghi; come sono i bastoni di legno inargentati, che io adopro con ottimo successo, e con minor dispendio. Ma non vi sarà poi limite alcuno da osservarsi circa questo assottigliamento di Conduttori compensato per conto di lunghezza? Sì vi è quello suggerito dalla facile dispersione dell’elettricità, che spruzza da se nell’aria quando il cilindro non sia più grosso di un grosso filo di ottone. Se tal dispersione non fosse, un sottil filo di rame tanto lungo, che venisse ad avere la superficie di un piede quadrato (supposto che il diametro fosse di 1/3 di linea, importerebbe la lunghezza di 144 piedi) formerebbe un Conduttore molto superiore al mio bastone di 8 piedi lungo, e 6 linee grosso. Senza dubbio, esso sarebbe più capace; inquantochè a caricare di elettricità l’uno, o l’altro fino a un determinato grado di tensione (marcata dal segno a cui sale il pendolino dell’Elettrometro) s’impiegherebbe tempo ben diverso, cioè assai più per caricare il filo; il quale conseguentemente vibrerebbe a quel dato grado di tensione scintilla più grossa, e scuotente.
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