Ebbene questa atmosfera elettrica di uno che fa ella sopra di un’altro corpo, che vi sia immerso? viene a portarvi una tensione, o sia ad attuarvi una elettricità omologa, a un grado più o meno intenso secondo che più o meno è avvolto in detta atmosfera, secondo che vi si trova immerso più o meno profondamente, e vicino al centro di attività. Questa è una verità di fatto; e non accade quì rintracciarne la ragione, e il modo. Or quanto un corpo ha già di tensione elettrica, tantomeno gli resta di capacità per ulteriore elettricità omologa. Così dunque stando i bastoni tra loro poco distanti, al primo infondervi l’elettricità, quel grado di tensione che risultar dee per quella dose che ciascun riceve in proprio, s’accresce dimolto per l’azione che vi giunge de’ compagni; sicchè venendo di tal modo attuati tutti a maggior tensione, tutti per conseguenza arrivano più presto al termine della loro capacità. Se vi fosse il caso in cui un corpo per parte unicamente delle atmosfere elettriche venisse attuato alla massima tensione, non potrebbe quegli già più ricevere di elettricità propria (ben s’intende omologa): o se acquistasse giusto tanto di tensione, quanto ne ha il corpo attuante, non riceverebbe da questo, neppur toccandolo, la più piccola scintilla, nè gli verrebbe compartito punto di assoluta elettricità. E questo è giusto il caso del pozzo elettrico, in fondo a cui la secchia investita da tutti i lati dall’atmosfera elettrica ne viene appunto attuata ad egual tensione; e perciò nulla dal pozzo le si comparte della propria elettricità.
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