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      Or si comincia a intendere perchè in un grosso e corto cannone, che abbia non minor superficie, ed anche un po’ maggiore di un lungo, e sottil cilindro, più presto l’elettricità vi si porti alla massima tensione, e per conseguenza non vi si possa accumular in così grande quantità. Se idear vogliamo la superficie di quello divisa in tante liste, o fasce longitudinali, potrem concepire ciascuna attuata a maggior tensione dalle aggiacenti: a tensione, dico, maggiore di quella che la propria infusavi elettricità da se sola le porterebbe. Cosa dunque ottiensi commutando con altrettanta lunghezza la grossezza del Conduttore? Si riducono a meno le ideate fasce, si toglie via buona parte delle atmosfere laterali, si libera, diciam così, se non da tutte da molte forzate, e importune tensioni la superficie; e quinci vi riman luogo a tanto maggior dose di elettricità propria, ed assoluta.
      Non ho voluto estendermi di più in questo campo delle atmosfere elettriche oltremodo fecondo, e che mena diritto ai principali fenomeni, e leggi dell’elettricità; ma ho preso soltanto ad esporre in termini, e modi generali quello che ha una necessaria relazione coll’oggetto, che mi era proposto. Troppo più diffondermi conveniva se avessi voluto rimontare ai principj; ma scrivo una lettera, e non un trattato; e la scrivo a Voi, Signore, a cui non fa bisogno spiegare d’avvantaggio, e forse nemmeno tanto occorrea di dirne, poichè sì fatta materia delle atmosfere elettriche, e foste dei primi ad illustrare, e intendete più di me a fondo.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte prima
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 227

   





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