Io poi destino per una memoria a parte tutto quello che le mie osservazioni mi hanno insegnato intorno all’azione delle atmosfere elettriche: delle quali mie osservazioni, e idee alcune, e singolarmente quelle che riguardano la virtù delle punte, già vi son note per vari discorsi che con voi feci su tal soggetto le poche volte che ebbi il piacere di goder la vostra conversazione.
§. 2. Della commozione che può dare un semplice Conduttore.
Io non so che alcuno sia giunto ad ottenere da un Conduttore semplice una commozione gagliarda in nulla dissimile da quella che dà la boccia di Leyden, o il quadro magico: commozione cioè, che si faccia sentire alle braccia, e al petto, che scorra per una lunga catena di persone scuotendole tutte validamente ec. Mi è noto solamente che i Sigg. Wilke, ed Epino sono riesciti a fare l’esperimento della commozione con quei due larghi piani deferenti affacciantisi a poca distanza, uno de’ quali venendo elettrizzato in più o sia infondendosi eccessiva dose di fuoco, obbligava l’altro a spogliarsi in parte del proprio 45, e so che si è voluto spiegare tal fenomeno coll’idea che si caricasse propriamente una lastra d’aria in simil modo che si carica una lastra di vetro armata facendo appunto per la lastra d’aria officio di armature gli stessi due piani deferenti. Ma io posso ora far vedere che non vi è bisogno nè di lastra che si carichi, nè di tal doppia armatura, nè in una parola della combinazione delle due contrarie elettricità, perchè abbia luogo la vera commozione, e che un semplice Conduttore, e solitario, sol che sia di sufficiente grandezza, basta a produrla eguale, e nella qualità, e nella quantità a quella che ne dà qualsivoglia boccia di Leyden, o quadro magico.
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Conduttore Conduttore Leyden Sigg Epino Conduttore Leyden
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