Che? non si può fare una boccetta di così miserabile capacità per essere piccola oltremodo, o di vetro assai grosso, che caricata quanto mai può portare giunga tutta al più a squotere le prime articolazioni delle dita, ed anco meno di queste, cioè a farsi appena sentire con leggera puntura all’estremità del dito mignolo con cui si tocchi la sua esterior veste, intantochè dall’uncino si trae la scintilla, alquanto più pungente, e assai più vivace? Or così meschina commozione, che appena può dirsi tale non mancherà di darvela pure un Conduttore semplice di meno che discreta mole, un cilindro di un piede, o poco più, se lo esplorerete mentre in egual modo con la punta del dito mignolo toccate il filo deferente che va nel pozzo. Che se (per rimontare omai dagli ultimi termini a cui abbiam portato la commozione, sì della boccia che del Conduttore a gradi superiori) a proporzione che la boccetta è più capace, e più carica, viene a portare la scossa più in sù alle giunture delle dita, a quella della mano col braccio, ai gomiti, agli omeri, al petto, tanto e nulla meno giunge a fare un semplice Conduttore a misura che esso pure è più ampio e capace. Così quattro dei miei bastoni che vengono a dare 32 piedi di lunghezza fan già sentire la commozione fino ai gomiti, quale, e quanta la può far sentire una boccetta che abbia sol 2, o tre pollici in quadro di superficie armata, o ben 5, o 6, se il vetro è grosso (si sà che più lo strato isolante è grosso, e meno di carica può ricevere, il che pure si spiega colla teoria delle atmosfere elettriche): i dodici poi bastoni insieme, che fanno piedi 96 mi portano la commozione fino al petto, come ho detto e ridetto più volte, commozione non men grave di quella che mi dà una lastra di vetro discretamente sottile di 4 poll. in quadro di superficie armata.
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Conduttore Conduttore Conduttore
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