Per tal modo avremmo un Conduttore, la di cui scarica, e i di cui tremendi effetti agguaglierebbero quelli di una potente batteria elettrica, qual è una che sia composta di 16 boccali di un piede quadrato d’armatura ciascuno, ma costruita a dovere. La vostra, Signore, formata di due campane di vetro, non credo che oltrepassi, almen di molto, i 16 piedi quadrati d’armatura: eppur quali strepitosi effetti non ne ho io stesso veduti, ed ammirati? Voi con essa fondete, più, disperdete in faville un filo metallico non de’ più sottili: voi il fondete pur anche nell’acqua; e cento altre cose fate incredibili quasi a chi non le ha vedute. Le grandi batterie di Priestley, e di Fontana, non so che facciano molto di più. Dunque anche il Conduttore ch’io mi compiaccio di contemplare in immaginazione, composto di 16 file di bastoni lunghe 990 piedi ciascuna, fonderebbe, disperderebbe, ammazzerebbe grossi animali; in una parola fulminerebbe. Ma io poi non mi fo illusione fino al segno che speri di veder unqua messo in opera un così sterminato Conduttore. Un Watson forse sarebbe tentato di farlo, egli che prolungò, ad altro intendimento (cioè per mostrare l’estrema celerità con cui si comunica la virtù elettrica da un capo all’altro d’un buon Conduttore comechessia lunghissimo), de’ fili di ferro, e delle corde bagnate, isolati tutti, a più di duemila tese: a cui perciò scrivea il Muschenbroek magnificentissimis tuis experimentis superasti conatus omnium. Di vero non so fin dove giungeranno i miei o gli altrui sforzi riguardo a fare dei Conduttori oltremodo lunghi: che poi alla fine di poco utile sarebbero.
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