Como 20 Agosto 1778.
DEL CONDENSATOREossia del modo di render sensibilissima la più debole Elettricità sia naturale sia artificiale
MEMORIA
Letta nella Società Reale di Londra
divisa in due partiDEL CONDENSATORE48
PARTE I.
I. Un apparecchio, che portando a uno straordinario ingrandimento i segni elettrici fa sì, che osservabile divenga, e cospicua quella virtù, che altrimenti per l’estrema sua debolezza sfuggirebbe i nostri sensi, ognun comprende di quale, e quanto vantaggio sia per riuscire nelle ricerche sull’elettricità, e massime intorno alla naturale atmosferica, la quale, come sappiamo, non in ogni tempo, anzi assai di rado, allora solamente cioè che il Cielo è ingombro di nuvoloni scuri, e tempestosi, avviene che ci si renda sensibile ne’ conduttori ordinari non molto elevati, e appena è che in altri tempi ne mostri qualche indizio in quelli elevatissimi, o ne’ cervi volanti portati all’altezza di più centinaja di braccia. Or un tale apparecchio, mercè di cui un conduttore atmosferico, anche di non grande elevazione, vi dia segni ad ogni ora e in ogni costituzione di tempo, molto chiari e distinti di quel qualsisia picciolo elettrizzamento che in lui induce l’atmosfera, ecco io ve lo presento nel mio elettroforo: in quella semplice macchina, che è ormai nelle mani di tutti, e che se altro pregio pur non avesse, verrebbe abbastanza raccomandata agli elettricisti per questo che lor offre facile mezzo di spiare la più languida, e impercettibile elettricità sì naturale che artificiale, con tirarla sopra di se, ed accumularla al punto di promoverne, e invigorirne per singolar maniera i segni.
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