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      Ed ecco come restiamo convinti che anche alla più bassa regione dell’atmosfera, e fino a pochi piedi da terra s’estende l’azione costante, e perenne dell’elettricità naturale. Cotal elettricità sebbene insensibile rimanga finchè da quel tratto d’atmosfera si comunica soltanto al detto conduttore, ove poi per mezzo di lui si comunichi insiememente all’elettroforo nostro, si raccorrà entro a questo più facilmente, e in maggior copia 49; sì e per tal modo, che sorger quindi potranno i noti segni di attrazione, e di repulsione sensibili abbastanza per dinotarci senza equivoco non che l’esistenza, la specie ancora dell’elettricità, cioè se positiva, o negativa. Che più? non mancherà talora di comparire perfino qualche scintilluzza. Ogniqualvolta poi il conduttore desse già di per se qualche segno, movendo alcun poco un leggier filo, aspettatevi pure, col soccorso del nostro apparecchio, scintille pungenti e ogn’altro segno vigorosissimo.
      III. Ma veniamo senza più al modo di far servire all’intento cotal apparecchio, a cui in questo caso meglio che il nome che altronde porta di elettroforo, l’altro già indicato di elettroscopio, anzi pure quello di micro-elettroscopio potrebbe convenire. Ma io amo meglio di chiamarlo condensatore dell’elettricità, per usare un termine semplice, e piano, e che esprime a un tempo la ragione, e il modo de’ fenomeni di cui si tratta come vedrassi nella 2.ª parte del presente scritto. Tutto dunque si riduce a queste poche operazioni.
      (A) Convien prendere un piatto d’elettroforo, che abbia l’incrostatura di resina assai sottile, e a cui, o non sia stata dianzi impressa alcuna elettricità, o se mai vi è stata, vi sia spenta affatto.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte prima
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 227

   





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