IX. Se mi dimandasse ora a qual grado giunga nel descritto apparecchio cotal condensazione dell’elettricità, cioè a quanto maggior forza sorger possano i segni elettrici nello scudo quando s’alza, risponderei che non è facile il determinarlo, dipendendo ciò da molte circostanze. È però certo che, le altre cose pari, l’aumento è maggiore in ragione che il corpo il qual fornisce l’elettricità allo scudo, si trova avere più grande capacità. In secondo luogo a misura che la forza elettrica impiegata è più debole, l’aumento che otteniamo è maggiore a proporzione. Così vedemmo già, che se il conduttore atmosferico non ha la forza di alzare d’un grado il pendolino dell’elettrometro, movendo tutto al più un sottil pelo, potrà tuttavia abilitare lo scudo non che a vibrar l’elettrometro a 60 e più gradi, ma a scagliare pur anche vivace scintilla (§. 2 e seg.). Ma se l’elettricità nel conduttore atmosferico sarà già discretamente forte a segno di dare qualche scintilletta, di elevare l’elettrometro a 5 o 6 gradi lo scudo che riceverà questa elettricità, darà egli è vero una scintilla assai più forte, e l’elettrometro vibrerassi al più alto punto a cui mai salir possa, che suol esser di 90 gradi nel quadrante elettrometro. Ad ogni modo è visibile che la condensazione dell’elettricità è minore in questo che nel primo caso; giacchè venne aumentata sì, ma non di 60 volte. La ragione è che al di là del massimo non si può andare, cioè di quel grado a cui giunta l’elettricità si dissipa da se stessa aprendosi il passaggio per tutto.
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