XXVII. 4.° L’ordinaria maniera di strofinare alcuni corpi, e quindi presentarli ad un elettrometro, onde vedere se per tal mezzo abbiano o nò contratto qualche elettricità, è in molti casi insufficiente, dimodochè sovente si crede che sia nulla, sol perchè debolissima. Si trae dunque un gran vantaggio strofinando i corpi dubbi collo scudo o lamina metallica del nostro apparecchio, che in questo caso deve esser nuda, poi levatala in alto isolata, interrogando lei medesima, la quale darà segni abbastanza sensibili per qualunque piccola ed insensibile elettricità eccitata nel corpo contro cui si è strofinata, e dinoterà quale specie di elettricità quello abbia contratta, giacchè si sa che debbe essere nei due contraria. Anche il Sig. Cavallo si serviva di questo mezzo per iscoprire l’elettricità in molti corpi 53. Ma ve n’è uno a certi riguardi migliore, che certamente nè egli nè altri, ch’io sappia, han conosciuto. Quando il corpo, di cui si vuol provare la virtù, non è tale che vi si possa addattare in piano la lamina metallica per dimenarla sopra strofinando, si faccia in vece così: posata la lamina o scudo sopra il solito piano semicoibente, si strofini essa, o meglio si percuota a vari colpi col corpo in questione; il che fatto si levi la lamina, e si osservi se è elettrizzata: lo sarà senza meno nel caso che vi siate servito a percuoterla di una striscia di cuojo, di una corda, d’un pezzo di panno, di feltro, o simili cattivi conduttori; e lo sarà assai più che se l’aveste sferzata, o strofinata per egual maniera coi medesimi corpi stando essa lamina metallica isolata.
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