) fin la scintilla elettrica dall’evaporazione dell’acqua, dalla semplice combustione dei carboni, e da varie effervescenze, segnatamente da quelle che producono l’aria infiammabile, l’aria fissa, e l’aria nitrosa.
XXIX. Terminerò la prima parte di questa memoria col dire, che oltre gli accennati vantaggi, ed altri del medesimo genere, che ne procura il nostro condensatore considerato semplicemente come istromento atto ad ingrandire i segni dell’elettricità; le varie sperienze che possono farsi con esso spargono eziandio molto lume sulla teoria elettrica, per quella parte massimamente che riguarda l’azione delle atmosfere: lo che andiamo a vedere nella Parte seconda.
PARTE SECONDA.
In qual maniera un conduttore accostandosi a un altro sotto certe condizioni acquisti una straordinaria capacità di ricevere e contenere l’elettricità.
XXX. Le sperienze riportate nella prima parte di questa Memoria ci hanno abbastanza mostrato come una lamina metallica, o qualsivoglia piano conduttore, cui soglio appellare scudo, applicato ad un altro piano, il quale opponga, o per la qualità sua di cattivo conduttore, o per l’interposizione di un sottile strato coibente, una certa non grande resistenza alla trasfusione dell’elettricità, come dissi, tale scudo in siffatta posizione atto sia a tirare sopra di se, e raccorre nel suo seno maggiore copia di elettricità, che se si trovasse in qualsivoglia modo perfettamente isolato. Abbiam veduto come facendolo toccare all’uncino di una boccia di Leyden, al conduttore di una macchina elettrica, o a quello dell’elettricità atmosferica, infine a qualunque potenza o sorgente elettrica, anche quando l’elettricità è debolissima, e affatto impercettibile, pur gli se ne comunica tanto da poter manifestarsi quindi con segni molto vivaci, tosto che si leva esso scudo in alto.
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Memoria Leyden
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