XXXV. Questa conclusione è giusta, ma non comprende ancor tutto; perocchè anche con superficie egualmente grandi si ha maggiore, o minore capacità, se siano i conduttori diversamente conformati. Essa si troverà maggiore di molto in quel conduttore che avrà più lunghezza comunque sia d’altrettanto men grosso, cosicchè la quantità della superficie rimanga eguale: come Watson, ed altri aveano già osservato, e come io mi lusingo d’aver posto in miglior lume nella mia memoria sulla capacità de’ conduttori semplici, nella quale dimostro il grande vantaggio di un conduttore costrutto di molte verghe di legno coperte di foglia metallica, e collocate in lungo punta a punta sopra gli ordinarj conduttori assai più grossi, e meno lunghi. Se l’istesso conduttore colla grossezza, e lunghezza medesima non sia diritto, ma assai curvo, e molto più se essendo ex. gr. un fil di ferro, abbia molti torcimenti, o si ripieghi indietro, avrà minore capacità; così pure l’avranno minore le indicate verghette, se invece d’esser collocate punta a punta in linea retta, lo siano ad angolo, e peggio se s’accostino parallele.
Le sperienze, ed osservazioni da me rapportate in quello scritto, ed infinite altre, massimamente quelle intorno al così detto pozzo elettrico, concorrono tutte a provare, che la capacità è in ragione non delle superficie qualunque esse sieno, ma delle superficie libere dall’azione delle atmosfere omologhe: nella quale rettificata proposizione converranno tutti quelli, che si faranno a considerare i principali fenomeni delle atmosfere elettriche.
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Watson
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