In somma le parti immerse nella sfera di attività del disco contraggono un’elettricità contraria, elettricità che può dirsi accidentale; e che portando in certo modo un compenso a quella reale del disco medesimo, ne diminuisce la tensione, come appunto ci dimostra l’abbassamento dell’elettrometro.
XXXIX. Due altre sperienze porranno in maggior lume questa azione reciproca delle atmosfere elettriche, mercè di cui ora s’infievoliscono, ora si rinforzano mutuamente le tensioni ossia azioni elettriche di due corpi pel solo avvicinarsi l’uno all’altro, ritenendo ciascuno nè più nè meno la sua dose di elettricità.
Cominciam da quelle che si rinforzano. Queste sono le atmosfere omologhe. Siano pertanto due piani conduttori, elettrizzati o per eccesso amendue, o amendue per difetto. Si affaccino questi, e si vadano gradatamente avvicinando: vedrassi che influiscono l’uno sull’altro in modo, che la tensione elettrica s’accresce in amendue a proporzione del più grande avvicinamento, e della quantità di superficie che si presentano: ciò, dico, vedrassi dal maggiore innalzamento de’ respettivi elettrometri, e dalla scintilla, che esplorando l’uno o l’altro di quei piani scoccherà a maggiore distanza, che se ciascuno fosse rimasto con tutta la sua elettricità solitario. In quello stato adunque di avvicinamento egli è chiaro, che ciascuno de’ due conduttori conjugati ha una minore capacità; giacchè a proporzione che sono già attuati a un più alto grado di elettricità, lor resta meno per giungere al sommo, o a parlar più giusto, maggiore è la resistenza che oppongono ad un ulteriore carica, conformemente a quanto osservato già abbiamo che la tensione esprime lo sforzo, onde un corpo tende a disfarsi dell’elettricità, e a comunicarla altrui.
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