Ma se sollevando il disco in alto la sua capacità si ristringa a segno che dispieghi una tensione elettrica cento e più volte maggiore, questa salirà dunque a due gradi, ed oltre; con che sarà divenuta sensibile, finanche al punto di dare una scintilla.
XLVIII. Fin quì considerato abbiamo come l’azione delle atmosfere elettriche debba modificare l’elettricità del disco nelle sue varie situazioni, allorchè gli è stata infusa prima di accostarlo al piano deferente. Ora vediamo che avvenir debba allorchè gli s’infonde stando già egli vicino, o meglio applicato al detto piano. Quando ho detto dal bel principio che in tale stato egli ha molto maggiore capacità, e son venuto provandolo fin quì, ho detto, e provato tutto: le applicazioni sono facili a farsi. Gioverà non pertanto esemplificare con un’esperienza. Mi si dia una boccia di Leyden, o un ampio conduttore elettrizzati a un sol grado di tensione, od anche meno. Se io farò toccare l’una, o l’altro al mio disco posato, è chiaro che gli comunicheranno della loro elettricità a misura della sua capacità, tanto cioè quant’egli può riceverne per comporsi con essi ad una tensione ossia forza elettrica eguale, supponiamo di ½ grado. Ma la sua capacità or ch’il disco è non solamente conjugato ma combaciante il conduttore compagno, è cento, e più volte maggiore di quando si trova isolato solitariamente, ossia vi vuole per produrvi la data tensione cento volte maggior dose di elettricità, quindi appunto ne avrà preso cento volte più, che non avrebbe potuto prenderne stando isolato in aria.
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Leyden
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