Non so per qual ragione egli è avvenuto, ch’io mi sia pochissimo applicato in questo intervallo di tempo a nuove ricerche, e non abbia fatto quasi altro che riandare quelle che da lungo tempo aveva intraprese, affine di perfezionarle viepiù: quindi è che ho moltiplicate le sperienze eudiometriche, e le altre analoghe col mio apparato ad aria infiammabile.
Voi conoscete già all’ingrosso quest’apparato, che ho immaginato subito dopo avere scoperto il modo d’accendere con una piccola scintilla elettrica, in recipienti chiusi, differenti miscugli d’aria infiammabile, e d’aria respirabile2. Ma voi non avete veduto, nè tampoco vi ho io bene spiegato nelle nostre conferenze tutto quello che ho fatto in seguito affine di perfezionare tal apparato. Mio principale scopo è stato di farlo servire ad una grande varietà d’esperienze, delle quali si potessero notare i risultati con tutta quella maggiore esattezza e precisione, che si può esigere da un istromento fisico; e mi lusingo d’esservi pervenuto: tutte le persone almeno, alle quali ho potuto mostrare sì l’apparato, che le differenti prove a cui l’ho fatto servire, ne rimasero molto soddisfatte.
Non è quì il luogo di darvene la descrizione: altronde non è possibile di farlo in poche righe; e non ho nè tempo nè ozio per estendermi di molto. Ho bene in mira di pubblicare tal descrizione fra qualche tempo con tutti i dettaglj, e le figure necessarie. Intanto vorrei pure farvi parte di alcuni risultati di queste sperienze, che forse potrebbero meritare la vostra attenzione; ma siccome anche ciò porterebbe troppo in lungo, le differisco ad altra occasione.
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