Dirò ancora, che il Sig. di Saussure fu il primo, siccome a far alcune delle sopraccennate prove, cioè quelle di dividere una data elettricità tra due de’ suoi elettrometri portandone immediatamente in contatto gli uncini, così a notare un tal difetto dell’istrumento; e che il primo si studiò di trovarvi un compenso. Convinto egli di quanta importanza sarebbe il conoscere in qual rapporto stessero i gradi del suo elettrometro colle forze dell’elettricità, s’accinse a costruire sopra alcune di tali esperienze una tavola di correzione. Ecco le fondamentali, che ci riferisce nell’opera, ed articolo già citati. Elettrizzato uno di questi elettrometri perfettamente eguali a segno che le palline si scostassero precisamente di 6 linee; indi toccatone l’uncino con quello dell’altro elettrometro, che non era punto elettrizzato, vide che ambedue segnarono una divergenza di 4 linee, in luogo di segnarla, come conveniva, di 3: spogliato uno dei due elettrometri d’ogni elettricità, e portato di nuovo in contatto dell’altro, che riteneva tuttavia quella di 4 linee, in luogo di ridursi nell’uno e nell’altro a due linee, si compose a 2,8: diviso per egual modo questo residuo d’elettricità, ebbero le pallotole in ambedue gli elettrometri linea 1,9 di divergenza; dal qual segno caddero ad 1 linea giusta colla quarta divisione. Su questi dati egli ha dunque calcolata la sua tavola di correzione da un quarto di linea (facendo di questa piccolezza i suoi gradi) fino a sei linee: nella quale tavola si può vedere, come alle divergenze di 1 linea, di 2, di 4, di 6, corrispondono le forze dell’elettricità nella seguente ragione cioè 4, 10, 32, 64: e in proporzione per i gradi intermedj.
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Sig Saussure
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