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      Se pertanto nello scegliere i fili di paglia, la grossezza de’ quali conveniente per l’elettrometro più sensibile potrebbe fissarsi all’incirca di un sesto di linea, uno s’imbatta a prenderle di un quarto, o di un quinto più grosse che un altro, la discrepanza ne’ gradi segnati da due elettrometri non verrà maggiore di un quarantesimo, o di un cinquantesimo; e probabilmente non sarà neppur tanta, e potrà quindi trascurarsi. Io mel so quanto poco influisca la grossezza e il peso delle paglie, da poichè tentando di ridurre il mio secondo elettrometro a segnare un grado solo per 5 del primo, quasi non trovai paglie grosse abbastanza; e poichè le troppo grosse mi coprivano i gradi in modo, ch’io non potea poi ben distinguerli, e molto meno distinguer potea le frazioni di essi, dovetti, scelte paglie di grossezza mezzana, renderle molto più pesanti riempiendone il vano, parte con degli stecchetti di legno, parte con filo metallico non così sottile; oppure dovetti sostituirvi de’ cilindretti di legno solido.
      Quello che più di tutto, e quasi unicamente influisce a fare che segnino l’estremità delle paglie un maggiore o minore numero di gradi, si è la loro lunghezza. Ho tagliato or un quarto, or un terzo, or una metà a un pajo di fili di paglia che eran lunghi due pollici, e il numero de’ gradi misurati per egual forza di elettricità sulla solita scala divisa in mezze linee, è stato prossimamente d’un quarto, d’un terzo, della metà minore, corrispondente cioè all’accorciamento delle paglie: novella prova che il peso delle medesime poco o nulla influisce; poichè una data forza di elettricità le apre tutte, più o meno grandi che sieno, presso a poco ad un medesimo angolo.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte seconda
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 382