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      Dirò quì intanto, che sorpreso di tale regolarità di marcia per tutto l’indicato numero di gradi, la qual non si vede come possa conciliarsi colle forze meccaniche elevanti i pendoli, non lo fui punto di trovare, che sopra i 35, e massime sopra i 40 cominciasse ella a mancare, e riuscissero i gradi sempre più piccioli, riflettendo, indipendentemente dal calcolo meccanico, come il pendolo del quadrante elettrometro, il quale dapprima risente la ripulsione elettrica soltanto dalla parte inferiore dello strumento, cioè dalla colonnetta al cui mezzo è appeso, vien dopo una certa elevazione ad essere ripulso anche dalla parte di essa colonnetta superiore al punto di sua sospensione, e sempre più ripulso in ragione, che si solleva davvantaggio. Ma ben mi fece meraviglia il vedere, come lo stesso pendolo fa più piccoli che i medj, anzi picciolissimi i primi suoi gradi, a segno che non s’alza che d’un grado solo del quadrante per una forza elettrica dal valore di circa tre, comparativamente a quelli compresi tra i 15, e i 35 o 36.
      Dirò ancora, e ciò non per farmi merito d’un anteriorità, che poco rileva, ma per puro amor del vero, ch’io mostrava già questo quadrante elettrometro perfezionato a un buon segno fin dall’anno 1781, e al principio del 1784 anche la comparabilità dei suoi gradi dentro i limiti assegnati; facendo vedere, come collocato cotesto elettrometro a dovere, cioè all’estremità del conduttore in modo, che non abbia a rimaner punto involto dall’atmosfera elettrica, se venivasi a dividere la forza elettrica per metà, sia tra due semplici conduttori, sia fra due boccie di Leyden, di capacità perfettamente eguali, 36 gradi venivano giustamente a 18, 34 a 17, 32 a 16; e finalmente 30 a 15. Il che poi non aveva luogo col dimezzare un’elettricità portata al di sopra, o al disotto di tai limiti; mentre dividendo e. g. quella che teneva elevato il pendolo a 60 gradi cadeva questo assai meno della metà, venendo poco sotto ai 40; e dividendo similmente per metà quella che alzava il pendolo a 70, discendeva esso soltanto ai 50 circa: all’incontro dimezzando e. g. 15 gradi, cadeva il pendolo più della metà, cioè fino ai 6; dimezzando 10, s’abbassava ai 3 circa ec.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte seconda
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 382

   





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