Le prove infatti mi hanno sempre corrisposto per queste non solo, ma per tutte le distanze intermedie da 6 pollici fino a 5 lin., ed anche fino a 4. Più sotto l’esperienza mi ha sovente mancato, a cagione della trasfusione dell’elettricità, che accadeva dal piattello al sottoposto piano.
Riguardo alla ripulsione debbo soggiungere, che oltre all’essere debole in proporzione, ella è ancora stentata, manifestandosi per lo più non già al momento che vien infusa l’elettricità, ma un certo tempo dopo. Ho osservato quasi sempre, che elettrizzati i due piattelli, sia congiunti, sia separati da piccolo intervallo, colla boccia carica al solito 35 gradi, il superiore aggravato dei 12, o 13 grani tarda a sollevarsi 10, 15, 20 minuti secondi, e talvolta più.
In contraccambio questa debole, e tarda ripulsione non isminuisce poi che di pochissimo, cioè appena di 1, 2, o 3 grani, ancorchè i piatti in luogo d’essere contigui si trovino ad un intervallo considerabile, da 1 linea fino a 4, 6, 8 e più ancora. La qual cosa dee parere al certo sorprendente, nè può in alcun modo intendersi (come neppure quel ritardo di cui or ora si è parlato), qualora si ammetta per causa immediata di tali movimenti elettrici una reale forza di ripulsione, nel vero, e proprio senso. All’incontro sì l’un che l’altro fenomeno, e insieme la debolezza di tal ripulsione comparativamente all’attrazione, si spiegano colla maggiore facilità, tenendo (come è stata sempre mia opinione), che detta ripulsione non sia che apparente, prodotta voglio dire non già da una causa distinta, ma dallo stesso principio di attrazione: effetto in somma di quell’attrazione che sentono due corpi investiti di omologa elettricità verso i corpi esterni, e quindi anche verso l’aria che li circonda, segnatamente da quella parte, ove il fluido elettrico di essa aria obbedendo all’azione dell’atmosfera elettrica può venire più facilmente smosso (ritirarsi cioè addietro, e diradarsi se l’elettricità del corpo è positiva, od all’opposto accorrere, e affollarsi verso di lui, s’ella è negativa); giacchè se non succede tale smovimento del fluido elettrico proprio di un corpo, se non diventa nella faccia che presenta all’altro corpo elettrizzato, esso pure elettrico in senso contrario, non ha luogo tra i due corpi alcuna attrazione.
| |
|