Il qual principio fondamentale stabilito così bene da Epino nella sua grand’opera Tentamen Theoriae Electricitatis, et Magnetismi, e confermato da tutte le prove possibili, è reso viepiù evidente da quelle che ho fatto ultimamente colla mia bilancia elettrica, e che tralascio per brevità di riferire 11.
Or tenendoci ad una tale fondata sentenza, che la ripulsione elettrica non sia che apparente, e provengano que’ moti attribuiti senza fondamento ad un principio ripellente, soltanto dall’attrazione verso i corpi esterni, se ve ne ha de’ vicini, e non avendovene, verso l’aria che sta ai lati, torno a dire che spiegansi a meraviglia gli sopra enunciati fenomeni, e rientrano nell’ordinaria legge di questa attrazione: ciò che passo a far vedere brevemente. Domandoli dunque:
1.o Perchè infusa l’elettricità ai due piatti, tarda il superiore a levarsi in alto? Per la difficoltà, e lentezza, con cui viene smosso il fluido elettrico nello strato d’aria che sta sopra detto piatto, attesa la natura coibente di essa aria. Quindi è, che per effettuarsi cotale smovimento del fluido elettrico proprio dell’aria, in dose sufficiente da far nascere tanta attrazione, che vinca il peso di 12, o 15 grani, di cui è gravato il piattello, vi vuole un certo tempo.
2.o Perchè cotesta ripulsione de’ due piatti, se è vero che non sia che apparente, un effetto cioè dell’attrazione verso l’aria esterna, perchè è così debole in paragone dell’attrazione, che si manifesta tra il medesimo piatto superiore elettrizzato egli solo, e l’inferiore il quale comunichi col suolo?
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