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      La ragione di questa differenza è, che movendosi il fluido elettrico in cotesto piatto non isolato con piena libertà, può rarefarsi, o condensarsi nella faccia superiore, che guarda il piatto elettrizzato, come, e quanto esige l’azione dell’atmosfera elettrica: al contrario ciò non può compiersi che in piccola parte nello strato d’aria contiguo al piatto superiore, in grazia d’esser essa, come già si è detto, coibente, ond’è che tanto più debolmente lo attrae.
      3. Finalmente onde viene che infusa ai piatti omologa elettricità, siano essi contigui, o siano discosti di alcune linee, il superiore pur si leva presso a poco coll’istessa forza? Viene da che il fluido elettrico proprio della lamina d’aria compresa tra i due piatti punto o poco obbedir può alle due forze, che tendono a smoverlo in senso opposto, finchè la distanza non è che di poche linee: per conseguenza la forza, con cui è tirato in giù il piatto superiore è pressochè nulla; e quindi non può che poco o nulla contrabilanciare quella, con cui è tirato in su dall’aria libera (la quale ha potuto, se l’elettricità era positiva, sgravarsi di fluido elettrico, e il contrario se era negativa, quanto lo permette la sua natura coibente). Solamente dunque nel caso che la lamina d’aria compresa tra i due piatti s’ingrossi di molto e formi uno strato alto di 1 poll. di 2 di 4 ec. potendo allora il fluido elettrico in quell’istesso strato d’aria condensarsi in quantità notabile verso il mezzo se l’elettricità de’ piatti è positiva, o dal mezzo accumularsi verso i piatti medesimi, se è negativa, l’attrazione del piatto superiore in alto verso l’aria libera verrà considerabilmente contrariata, e finalmente bilanciata del tutto, ove la distanza de’ piatti portisi oltre i confini delle loro atmosfere.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte seconda
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 382