Pagina (72/382)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Del resto aggiustatelo pure come più vi piace, ciò è indifferente.
      Non debbo quì omettere di farvi osservare, come accrescendo il volume della fiamma, e rendendola più brillante, non ho trovato che si guadagni molto pel nostro oggetto: tutt’al più si ha qualche vantaggio, facendo ardere due zolfanelli in una sol volta della grossezza ordinaria; vantaggio per tutti i riguardi poco considerabile, eccettuato un solo, di cui avrò occasione di parlare.
      Ho cimentato il fumo di diversi corpi senza fiamma, ed ho osservato per verità, che s’ottiene assai più di elettricità con esso fumo, che senza, vuo’ dire che colla sola verga appuntata; ma considerabilmente meno col fumo che colla fiamma. Le prime sperienze, allorchè pensai ad accrescere l’elettricità nell’elettrometro atmosferico, le feci coll’inserire nella punta dell’asta conduttrice de’ piccioli fuochi d’artifizio, dei piccoli razzi, che fabbricai a bella posta con della polvere macinata, e convenientemente umettata, la quale esalava in un colla fiamma molto fumo: ciò io faceva allora semplicemente ad oggetto di accrescere l’altezza, e la superficie del conduttore inalzato verso l’aria elettrica. I primi tentativi avendo avuto un ottimo successo, al di sopra anche delle mie speranze, pensai tosto a separare la fiamma dal fumo, per conoscere a quale dei due si dovea ascrivere un tal fenomeno; e trovai che era principalmente alla fiamma; di modo che quando questa brilla, il fumo, se ve n’ha, non fa assolutamente nè bene nè male, nulla toglie cioè nè aggiunge alla buona riuscita; ma quando non v’è fiamma, il fumo vi supplisce in parte.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte seconda
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 382