Pagina (78/382)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Intanto però quest’aria elettrizzata non lascia d’agire sopra detto conduttore secondo le leggi delle atmosfere, d’agire, come si suol dire, per pressione, cacciando il fluido elettrico dalla parte superiore della verga metallica inalzata contro di lui, verso la parte inferiore, ed ivi condensandolo. Ciò, come ben si comprende, accade ogni volta che l’elettricità dell’aria è in più, che è il caso più ordinario; giacchè l’opposto avviene in que’ rari casi, in cui questa medesima aria è elettrizzata in meno: vuo’ dire che allora per l’azione di una tale atmosfera negativa, il fluido elettrico si porta dalla parte inferiore alla superiore del conduttore inalzato. Un tale smovimento del fluido elettrico proprio del conduttore, di cui i pendolini dell’elettrometro fanno parte, è la sola cagione della divergenza di questi, e si dice ch’essi si repellano elettricamente, quantunque detto conduttore non abbia contratto alcuna elettricità dal di fuori, quantunque nulla abbia ricevuto in se dell’elettricità dominante dell’aria, di cui risente soltanto l’azione; in una parola quantunque non sia dotato che d’una elettricità accidentale od attuata, come mi piace di chiamarla. Che la cosa sia così si rende manifesto, dacchè abbassandosi l’apparecchio vengon tosto a cadere i pendolini. Essi cadono pure, come in ogni caso avvenir deve, nel momento che col dito si tocca il cappello dell’elettrometro, o l’asta metallica ch’esso porta; ma quel che vuol considerarsi quì, è che cadono senza risorsa; cioè che non si riproducono più i segni d’elettricità; tuttochè si continui a tener sollevato in alto l’istrumento, e si cessi dai toccamenti.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte seconda
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 382