Avendo così messo in vista di quanto soccorso sia il condensatore per ingrandire i segni dell’elettricità, che con piccolo apparato e a pochi piedi da terra raccogliamo dall’atmosfera per mezzo di un candelino o solfanello acceso; e mostrato avendo come senza una tale fiammella, che bee realmente l’elettricità anche debolissima dell’aria (a differenza di un semplice conduttore quanto si voglia acuminato, che in tal caso sente soltanto un’elettricità di pressione), l’intervento dello stesso condensatore a poco o nulla servirebbe; debbo ora, per nulla dissimulare, parlarvi, o Signore, di alcuni inconvenienti, che accompagnano l’uso di questo strumento nelle sperienze. di tal genere, e che ne limitano i vantaggi: in tal maniera nè voi, nè altri mi accuserà di averli troppo decantati, come altrimenti sembrar potrebbe. Dirovvi dunque, che ben riconoscendo la poca costanza del condensatore per ciò che riguarda la quantità appunto del condensamento, il quale suol esser maggiore o minore dipendentemente da molte circostanze assai variabili, come ho spiegato nella 1.ª lettera, son io il primo a convenire, che non gli si deve aver troppa fede, che non è da stare alle sue decisioni, allorchè si tratta non di scoprire solamente, ma di misurare l’elettricità dell’aria, e di paragonarne i gradi ne’ differenti luoghi, tempi, e costituzioni dell’atmosfera. Come mai infatti accertarsi, per quanta attenzione si ponga, che il condensatore si truovi in tutti i casi in uno stato di attitudine eguale?
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