Nello stesso astuccio può farsi luogo altresì ad una picciola boccetta di Leyden che sarà ottima se sia di quelle preparate alla maniera del Sig. Cavallo per conservarsi cariche in tasca, e dovunque per molti giorni: come pure v’è luogo pel condensatore, che va unito all’elettrometro, e che consiste, come lo ho descritto nella I.ª lettera, in un piattello d’ottone del diametro di due, o tre pollici, ed una benda poco più larga di taffettà, cerata o verniciata.
Non istarò io quì a descrivere la forma, e gli scompartimenti di tale astuccio, che possono combinarsi in varie maniere e a fantasia di ciascuno: dirò solo che nel mio, a risparmio di sito, profitto della cavità del manico C, che riman vuota smontandolo dal bastone, per nascondervi la spirale di fil di ferro G, e il cordoncino H ripiegato; che il piattello condensatore lo serro a modo di coperchio di scatola contra il fondo dell’elettrometro; e che colla benda di taffettà cerato fascio la boccetta di questo. Finalmente dirò che ho trovato più comodo di fare degli astucci o custodie separate, una per ciascuno de’ due elettrometri, ed una per tutti gli altri pezzi insieme.
Potrebbesi, se ad alcuno piacesse, congegnare in modo un bastone internamente cavo, che esso solo contenesse de’ pezzi per allungarlo, e più verghe metalliche per allungare similmente il conduttore; e nel quale si rinchiudessero inoltre tutti, o quasi tutti gli altri articoli inservienti. Ma io amo meglio di portarmi in tasca gl’indicati astucci, mediante i quali posso valermi di qualsivoglia bastone, d’una pertica più o meno lunga, secondo l’opportunità ec.
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Leyden Sig
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