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      Ma, di grazia, a quanto può montare la differenza sia per l’una, sia per l’altra delle addotte circostanze? che può mai fare un piede più o meno di elevazione? Nulla o quasi nulla quanto al grado di elettricità, che il conduttore verrà a contrarre dall’atmosfera: avrete tutt’al più 8 ½ o 9 gr. invece di 8 gr. Il perchè quello, che già nelle lettere precedenti avanzai come cosa di fatto28, e che potè sembrare allora paradosso, cioè che tanto valga presso a poco una piccola fiamma, quanto una grande a raccorre l’elettricità nel conduttore atmosferico, non sembrerà più tale, or che riceve una sì chiara e naturale spiegazione.
      In verità io non veggio cosa si possa obiettare a quanto ho esposto fin quì intorno alla ragione e al modo onde la fiamma assorbe sì facilmente, e così presto l’elettricità dell’aria; quell’elettricità debole, e poco tensiva, che altronde essa aria ama di ritenere, e involare non si lascia che a stento, e poco a poco, fintantochè rimane coibente, comunque sollecitata venga a disfarsene dalla presenza de’ conduttori metallici, ed anche di punte acutissime. Siffatta spiegazione fondata sul cambiamento dell’aria medesima, che riducesi allo stato di buon conduttore, e sopra la corrente perpetua eccitata entro al suo seno, effetti, sì l’uno che l’altro, della fiamma, questa spiegazione, torno a dire, mi sembra del tutto soddisfacente; e tanto più, che si applica da se stessa eziandio al fumo de’ corpi abbrugianti per avventura senza fiamma; con questa sola differenza, che il calore men vivo, e la corrente d’aria men rapida che tira seco il fumo, non lo rendono di gran lunga così efficace e pronto a tramandare al conduttore l’elettricità debole dell’aria, come la fiamma che per questo capo può dirsi il non plus ultra.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte seconda
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 382