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      Non debbo lasciare di dire, che allorquando in luogo del fornello pongo sullo sgabello isolante un semplice braciere, comunque io moderi nella miglior maniera la combustione de’ carboni, e che eviti ogni fiamma, l’elettricità che ottengo è considerabilmente più debole di quella che ho impiegando il fornello: allora è difficile di aver segni sensibili, senza ricorrere al condensatore. Ma, e d’onde questo avvantaggio del fornello sopra un semplice catino, o braciere? E che fa ella la struttura del primo alla produzione dell’elettricità? Io voglio supporre per un momento, che non influisca propriamente nulla a cotesta produzione (la quale è effetto unicamente della combustione, in quanto questa è un’evaporazione, una volatilizzazione): in tale supposto ancora sarebbe digià molto, se la struttura del fornello servisse a diminuire la dissipazione dell’elettricità; ed è appunto ciò che fa, mercecchè le alte pareti, che cingono \ carboni, impediscono quell’affluenza d’aria, che ha luogo da tutti i lati per il braciere, o per altro simile recipiente largo, e poco profondo, e non lasciano entrare nel fornello che un poco d’aria per la finestra sotto la graticola, sufficiente per mantenere la debole combustione, ma non capace a portar via in grande quantità l’elettricità prodotta. Dico in grande quantità; giacchè per moderata che sia la corrente d’aria, per poco attizzati che siano i carboni, una parte considerabile dell’elettricità prodotta dee pur sempre venir involata da quest’aria; di maniera che i segni che noi otteniamo non sono mai di tutta cotesta elettricità, ma solamente di un residuo di essa.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte seconda
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 382