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      In questa supposizione tutt’affatto conforme ai posti principj, gli strati inferiori dell’atmosfera essendo i primi a fornire il fluido elettrico ai vapori innalzantisi, e dovendone perciò appunto fornire dipiù che gli strati superiori, a cui giungono detti vapori di mano in mano men sitibondi; è facile il concepire come eziandio ad una piccola elevazione da terra, dove i vapori non sembrano di aver ancora subita alcuna condensazione, dove non v’è neppur ombra di annebbiamento, nei giorni perfettamente sereni, e nelle ore del sol più vivo, si ottengano niente di meno i segni ordinarj di elettricità in più: codesta elettricità non è per avventura come quella delle nebbie ec. effetto immediato di una ridondanza di fluido elettrico spremuto fuori, dirò così, dai vapori condensati (nel qual caso suol essere più forte): ma bene effetto di una minor deficienza di detto fluido negli strati d’aria più alti che ne’ più bassi; essendosi questi più di quelli impoveriti per arricchire, come abbiamo spiegato, i vapori cui dierono passaggio: il che poi viene a dire, che il fluido elettrico è più abbondante all’alto che al basso.
      Si può tutto questo applicare facilmente alla produzione artificiale dell’elettricità per mezzo dell’ebullizione dell’acqua. Si capisce primieramente perchè un’evaporazione copiosissima d’acqua contenuta, sia in una caffettiera, sia in una gran caldaja, non produce punto o poco di elettricità nell’apparecchio isolato, fintantochè quest’acqua non entra in ebullizione, e in un’ebullizione forte: la ragione è, ch’egli è proprio dei soli vapori elastici d’acquistare quella prodigiosa capacità, di cui abbiamo parlato, e per la quale esigono una tanto maggior dose di fluido elettrico; siccome è proprio di essi soli di acquistare una simile capacità pel fluido calorifico; e in niun modo, come io penso, degli altri vapori nebulosi ossia vessicolari: sarebbe molto se questi potessero pretendere a qualche cosa di simile, voglio dire a un poco di calor latente, e di elettricità pur anche latente; ciò che non credo, quantunque io non abbia evidenti prove per negarlo assolutamente.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte seconda
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 382