Checchè ne sia, stimo bene di quì riportarla, e di aggiungervi in conferma le mie proprie sperienze, prima di passare ad ulteriori riflessioni.
Il Sig. Tralles dunque trovandosi in un giro per le Alpi in faccia alla famosa cascata d’acqua vicino a Lauterbrunnen chiamata Staubbach (ruscello di polvere) venne nel sospetto, che l’acqua col solo sparpagliarsi nell’aria in quella guisa, potesse eccitare qualche elettricità: nè andò fallito il suo pensiero; giacchè presentando l’elettrometro atmosferico da tasca, anche senza la verghetta metallica, e munito soltanto del suo piccolo para-pioggia, presentandolo a quella spruzzaglia minutissima, oppur solo a quel velo che compariva di nebbia involgente, ne ottenne de’ segni distintissimi più o meno vigorosi di elettricità negativa. La stessa prova gli riuscì nell’altra superba cascata di Reichenbach, e in più altri tentativi, anzi sempre che potè fare l’esperienza sopra simili Cateratte, in cui la caduta fosse impetuosa, e tale che l’acqua ne venisse sottilmente divisa, e convertita in una spruzzaglia o pioggia minutissima qual polvere.
Dal momento che fui informato di questa bella scoperta, concepii un gran desiderio di ripeterne le prove, e ne ebbi tosto l’occasione nel viaggio, che, come già ho accennato, intrapresi ai primi di Settembre. Dirò dunque, che le sperienze mi riuscirono benissimo, non solo sopra grandi cascate d’acqua, ma ben anco sopra de’ ruscelli, che cadendo tra scogli vi si rompeano, non solamente sopra a delle Cataratte propriamente dette, piombanti d’alto; ma sibbene sopra a de’ gorghi d’acqua ribollenti, e volgenti le loro onde schiumose sotto i miei piedi: quivi pure io ottenea de’ segni, postandomi col mio elettrometro in mano, sui bordi di un torrente rovinoso, laddove più lo vedea fremere e spumeggiare.
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