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      Nell’anzidetta supposizione, trattandosi solo di un poco di capacità di più, di cui godrebbero i vapori vescicolari sopra l’acqua in massa, non dovrebbe punto sorprenderci, che non si manifesti elettricità negativa abbastanza sensibile nelle evaporazioni di questa specie, cioè puramente nebulose, fuori dei casi in cui queste si facciano molto in grande, e ne sorga una quantità immensa di tai vapori vescicolari, siccome accade nelle cascate d’acqua ec.; nè sorprenderci dovrebbe che riesca nulla, o quasi nulla tal elettricità nelle nostre meschine esperienze con delle caffettiere e pentole d’acqua calda fumante; e sol si ottenga un buon effetto allorchè si porta l’acqua medesima ad una forte ebullizione, sì che produca in copia dei vapori elastici dotati di molto maggiore capacità dei vescicolari, per portar via il fluido elettrico, ed impoverirne l’apparecchio isolato.
      Ecco tutto quello che si potrebbe attribuire al vapori vescicolari quanto all’arricchirsi anch’essi di fluido elettrico a spese del corpo evaporante. E ciò pure non è che una supposizione gratuita, non anco appoggiata ad alcuna prova diretta. Il perchè son io determinato di attenermi per ora in tutto e per tutto alla spiegazione, che ho data sul bel principio del fenomeno rimarcabile scoperto dal Sig. Tralles; la quale attribuisce ai soli vapori elastici, che nascono all’esteriore della massa d’acqua cadente, e della nube o nebbia, onde essa è involta e che si spargono largamente e incessantemente nell’aria circondante che li dissolve, l’origine di quell’elettricità negativa, che vi si osserva.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte seconda
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 382

   





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