Questa spiegazione ci conduce direttamente all’elettricità delle pioggie, ch’è quasi sempre negativa; e a quella delle nubi temporalesche, ch’è pur sovente tale, ad onta dell’elettricità sempre positiva delle nebbie e delle nubi semplici non temporalesche. Ma queste, siccome molte loro applicazioni a fenomeni della Meteorologia elettrica, formeranno il soggetto, d’una o più lettere, che mi propongo ancora di scrivervi.
Sono intanto ec.
ADDIZIONE ALLA LETTERA SETTIMA55
Diverse sperienze da me fatte nel corso dell’anno passato (1788) e nel principio del presente sull’elettricità originaria delle polveri, e delle raschiature di moltissimi corpi riputati comunemente non elettrici, e fino del ghiaccio, ed altre sopra l’elettricità che nasce dalle effervescenze, rendono necessaria questa addizione alla lettera precedente che fu scritta avanti tali sperienze, e nella quale non dubitai di dichiarare insostenibile affatto l’opinione del Sig. Tralles che ripeteva l’elettricità delle cadute d’acqua dallo strofinamento che questa soffre rompendosi nell’aria, e sparpagliandosi in minutissime goccie. Si è veduto come egli medesimo infine ripudiò questa sua opinione, e soscrisse alla mia, che riguarda cotal elettricità per un effetto dell’evaporazione, cui soggiace la massa d’acqua cadente.
Dacchè nè coll’aggirare rapidissimamente con una lunga corda di seta una palla metallica, od altro conduttore, entro all’aria anche la più asciutta; nè collo spingere per mezzo di un forte mantice l’aria stessa contro qualsivoglia conduttore, si è potuto mai ottenere il minimo segno ai elettricità (riuscito essendo appena di eccitarne de’ debolissimi, con tal impulso e sfregamento dell’aria, nelle resine, ed altri corpi idioelettrici; e allor solo che tanto essi, quanto l’aria erano ben secchi); qual mai elettricità, io dicea, aspettarci potremo dallo stropicciamento dell’acqua spruzzata semplicemente nell’aria, e sì in un’aria umida all’estremo?
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Meteorologia Sig
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