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      Or, ripiglio, che ciò non potrebbe aver luogo per tutti quanti i vapori, e per tutti quanti i corpi con cui vengono a strofinarsi, se tale strofinamento appunto fosse la causa prossima dell’elettricità, che nasce dall’evaporazione. E non dovrebbero i vapori oleosi almeno, strofinandosi contro le pareti de’ vasi di terra, e meglio ancora di vetro, elettrizzar questi per eccesso, e rimaner essi elettrizzati per difetto, conformemente all’indole nativa degli uni e degli altri, per cui i vetri affettano l’elettricità positiva, e le resine e i grassi la negativa? Ma anche tra gli altri vapori non oleosi ve ne dovrebbero avere che elettrizzassero in più alcuno dei corpi, da cui si svolgono, o contro cui strisciando si strofinano, se vero fosse che non da altro, che da cotale strofinamento nascesse l’elettricità di cui si tratta.
      Ma il fatto sta che il corpo qualunque sia, da cui si spiccano i vapori, o contro cui si strofinano, si mostra sempre elettrizzato in meno. Ciò invero non si concilia troppo bene con quello, che ne insegna l’esperienza circa l’elettricità prodotta dallo stropicciamento, la quale varia secondo la natura dei corpi che si cimentano, e secondo altre circostanze; molto più poi ne’ corpi minutissimi, ne’ tritumi e nelle polveri. Io ho trovato nelle numerose mie sperienze variabilissimi i resultati non solo con diverse polveri e raschiature strofinate contro un dato corpo, ma talvolta coll’istessa polvere, coll’istesse briciole cimentate coll’istesso corpo, e per quanto pareva nel modo medesimo, talvolta con non altra differenza che del raschiare più o men forte, o spingerle fuori del soffietto con più o meno di violenza.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte seconda
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 382