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      Immaginate poi cambiando e polvere, e corpo fregante, e foggia d’attrito, se era possibile il predire con certezza quale dell’elettricità positiva o negativa sarebbe toccata alla polvere o raschiatura: appena mi riusciva d’indovinare colle polveri di resina, di cera e d’altri corpi che affettano decisamente l’elettricità negativa. Or come persuadersi, che i vapori elastici di qualsisia sostanza, strofinandosi con ogni genere di corpi, non abbiano a concepire mai altra elettricità che la positiva? Se però il fatto è costante, che cotai vapori si arricchiscono mai sempre di fluido elettrico a spese de’ corpi da cui si sollevano, e che lambiscono, dirò così, nel salire, ond’è che l’apparato evaporante rimane pur sempre impoverito, cioè elettrizzato in meno; creder conviene che ciò succeda per tutt’altra cagione, che per l’allegato stropicciamento; per una cagione che tiene immediatamente alla produzione dei vapori. E qual mai esser può questa cagione, se non una naturale intrinseca esigenza nata in essi vapori elastici, in quanto per cotal nuova forma assunta hanno acquistata una maggiore capacità di contenere il fluido elettrico, del pari che il fluido calorifico? O dunque lo strofinamento de’ vapori non fa nulla all’eccitamento dell’elettricità di cui si tratta; o pochissimo: tanto poco che non giugne mai, qualunque esso sia, a far sì che l’apparato evaporante dia segni di elettricità in più.
      Ho parlato fin quì de’ vapori elastici, ma non permanentemente, ed ho provato colle sperienze tanto mie che altrui, moltiplicate e variate in più modi, che sempre cotesti vapori, sian acquei, siano spiritosi, siano oleosi, portan via del fluido elettrico all’apparecchio isolato, cioè al vaso che contiene la materia evaporante, e dà a cotai vapori passaggio: ciò che, per ripeterlo ancor una volta, accader non dovrebbe con tanta costanza, se tale elettricità nascesse veramente da stropicciamento; parendo che alcuni di quei vapori, gli spiritosi e. g. o gli oleosi almeno, dovessero, conformemente all’indole di tali sostanze, in virtù dello strofinamento deporre anzi del loro proprio fluido elettrico, ed elettrizzare per eccesso, se non i vasi metallici, quelli di terra, e massime di vetro.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte seconda
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 382