Confesserò di più che mi han fatto gran colpo alla prima tali anomalie; che mi han reso per qualche tempo titubante; e che indotto m’avrebbero fin anche a rinunciare alle mie belle idee sull’elettricità che nasce dall’evaporazione e dalle effervescenze, e a riguardar questa elettricità per puro effetto dello stropicciamento dei vapori e dei gas eruttati; se tali casi dell’elettricità positiva non fossero stati troppo pochi in confronto di quelli, in cui si ha la negativa; e questi pochi casi medesimi non fossero stati accompagnati sempre da una troppo rimarcabile circostanza, qual è la decomposizione di un metallo, e la produzione dell’aria infiammabile. Non si tratta dunque quì di semplice volatilizzazione: un altro fenomeno v’interviene, che può ben bastare a far cambiar faccia alla cosa, ancorchè non se ne intendesse il come. Però noi abbiam cercato di spiegarlo; nè la spiegazione data sarà parsa del tutto inverisimile. Che se per attenersi ad una spiegazione, che sembra, come ho confessato, più ovvia, dir si volesse che l’elettricità positiva nasca in que’ pochissimi casi dallo sfregamento di quel qualunque fluido elastico che s’innalza, tornerei ad obiettare la gran difficoltà, ch’io ho per insuperabile; e direi: possibile che in niun altro caso di vapori acquei, spiritosi, oleosi che sortono da’ vasi metallici, terrei ec. non si ecciti mai elettricità positiva in detti vasi, ma costantemente negativa? Possibile che si ecciti sempre, e poi sempre per egual modo negativa colla combustione de’ carboni di qualsivoglia specie, e posti in qualsivoglia recipiente? e lo stesso collo spruzzarli leggiermente d’acqua mentre ardono? lo stesso col tuffarli e spegnerli in essa?
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