Presciani novello professore di Notomia comparata nell’Università di Pavia, io avea con lui intraveduto, che un semplice nuvolo isolato potrebbe sibbene acquistare l’elettricità negativa: ciò che un’osservazione più attenta sull’andamento dell’elettricità ne’ tempi mezzo coperti durante la primavera e l’estate, mi avea già fatto sospettare; giacchè io avea avuto sovente de’ segni di cotesta elettricità negativa, comunque non vi avesse in aria temporale dichiarato, e le nubi sulla mia testa, ancorchè scure, mi paressero formare un solo strato unito.
Cominciai dunque fin d’allora a considerare una nuvola recentemente formata, e investita d’una forte elettricità positiva, (com’è di ragione, e come le sperienze dirette sopra le nebbie lo comprovano, le quali infine non differiscono dalle nuvole, che per la regione più bassa che occupano, scendendo fino a terra, ed involgendoci); cominciai, dico, a considerare questa nuvola sotto un nuovo punto di vista; sotto quello di un corpo evaporante isolato. Questo nuovo svaporamento della nuvola una volta formata, non è già un supposto gratuito: è una cosa che debbe necessariamente avvenire in molte circostanze, e di cui noi siamo sovente testimoni, allorchè una nube s’impicciolisce e s’assottiglia a vista, e svanisce infine per intiero disciogliendosi nell’aria che la circonda. Vi è tutta l’apparenza, che un tale svaporamento, una tal risoluzione dei vapori nebulosi o vescicolari in vapori elastici trasparenti, debba aver luogo principalmente sulla faccia superiore della nube, la qual si trova in contatto d’un’aria comunemente più secca; e che debba essere promossa molto ed accresciuta dai raggi del sole, che la percuotono.
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Notomia Università Pavia
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