Darcet69 assicura, che la parte più elevata dei Pirenei è coperta di neve in tutte le stagioni. Ma v’è dipiù: l’Etna, malgrado i fuochi che cova in seno, e una situazione molto più meridionale della Francia, giacchè trovasi tra il 37mo e il 38mo grado di latitudine, conserva delle nevi eterne ad un’elevazione minore di 1500 tese„. Parlando poi delle Alpi, e tra queste delle montagne che sorpassano di molto in altezza le 1400 e le 1500 tese, osserva l’istesso De Saussure, che la linea inferiore delle nevi sta più basso ancora, cioè a circa 1300 tese, e ne assegna la ragione; e le osservazioni sue conferma viepiù con quelle del generale Pfyffer sì conosciuto per i suoi talenti, per i suoi viaggi sulle Alpi, e per la magnifica opera in rilievo, nella quale ha rappresentato con mirabile esattezza e precisione più di 100 leghe quadrate di montagne della Svizzera: ciò, dico, conferma il Sig. di Saussure contro il Gruner, il quale nella sua opera altronde stimabilissima sopra le ghiacciaie70 assegna a tal limite inferiore delle nevi costanti ben 1500 tese d’altezza, anche per quelle montagne, che sorpassano d’assai cotesta altezza, e giungono a 1600, 1800, 2000 tese, e più.
      Noi pertanto attenendoci al Signor De Saussure più esatto osservatore, il quale limita l’altezza della linea inferiore costante delle nevi a 1300 tese sopra il livello del mare per le grandi Alpi, e a 1400 o un po’ più per le montagne che oltrepassano di poco quest’elevazione; e ad eguale altezza circa facendo con lui passare l’indicata linea nivale anche fuori delle Alpi, siccome in Francia, in Savoia, e nella Svizzera, così pure in Lombardia, il cui clima è a un di presso il medesimo, e anzi più caldo che più freddo, eccettuate alcune provincie della Francia meridionale; noi, dico, ponendo il termine costante della neve per il nostro paese all’altezza di 1400 tese sopra il livello del mare, ognun vede che ci atteniamo al calcolo più moderato, cioè a quello che dà la minore elevazione.