„ Ma questi cambiamenti (soggiunge85) nella legge della progressione debbono farsi per gradazioni: la progressione aritmetica, che noi vediamo alla cima delle nostre montagne, deve anzi cessare ad una più grande elevazione; l’influenza del calore terrestre debbe svanire insensibilmente; e così gli spazj necessarj per la produzione di un grado di freddo debbono farsi più grandi progressivamente, fino a che si arrivi da ultimo alla temperatura costante e generale degli spazj interplanetarj„.
Così dunque compensandosi una cosa coll’altra, anzi quest’ultima ragione, che allunga le 100 tese di altezza assegnate per ciascun grado di freddo, avendo più influenza dell’altra sovr’accennata, che le accorcia, ne viene, che più alto ancora delle 3200 delle 3800 e delle 4000 tese converrà salire, vale a dire a circa 5 miglia italiane di altezza perpendicolare, o più, per trovarvi ne’ più fervidi giorni d’estate quel freddo di — 12 o di l5 gr. sotto il 0. R. che abbiam fatto vedere richiedersi all’opportuna congelazione dei vapori vescicolari, a tal congelazione cioè, che dia luogo a formarsi molta e grossa grandine.
Ciò posto torno a domandare, se è possibile di credere, che tutti i temporali, o almen quelli grandinosi, si formino tant’alto; e se quello che ne insegna l’esperienza sulla loro comparsa si trovi almeno passabilmente d’accordo coi permessi calcoli fondati sopra immediate osservazioni. E non vediamo anzi tuttogiorno formarsi, congregarsi le nuvole temporalesche, e si anche quelle gravide di gragnuola, non che al di sotto della region gelata, ma fino più basso della sommità de’ nostri monti non altissimi?
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