Abbiam fatto osservare, che il tuono accompagna d’ordinario la grandine; si può dunque credere, che queste due meteore si formino a un dipresso alla medesima distanza da terra. Or quando il tuono è perpendicolare sopra qualche luogo, e scoppia fortemente, l’intervallo di uno o due minuti secondi, che si osserva tra il lampo e il romore, ne fa giudicare che la materia del fulmine non è che a 180 o tutt’al più a 560 tese di distanza. Or come si può credere, che a questa sola altezza da terra regni naturalmente in tempo d’estate un freddo abbastanza grande per gelar l’acqua?„ Cotal freddo infatti non può essere che un calore di 2 gradi circa inferiore a quello della pianura per l’altezza di 180 tese, e di 4 gr. o poco più per quella di 360 anche supponendo che scemi di un grado per ogni 80 tese, che è il massimo scemamento che ammetter si possa, e che, secondo le soprarecate osservazioni di Saussure, ha luogo soltanto nelle ore più infuocate de’ giorni estivi. Ma diamo più di uno o due secondi d’intervallo tra la comparsa del lampo, e il giugnere del tuono all’orecchio; diamone tre ed anche quattro (ognuno però ha potuto osservare, che tal volta non si contano neppur tante battute di polso); ebbene, a qual altezza si troverà la nube tonante e fulminante supponendola anche perpendicolare alle nostre teste? All’altezza di circa 3120 piedi, ossia tese 520 quando sono tre i secondi, che scorrono tra il lampo e il tuono, e di 4160 piedi, ossia tese 603 ?, quando i secondi sono quattro: ciò in ragione di 1040 piedi, che percorre prossimamente il suono in un minuto secondo, giusta le più esatte sperienze.
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Cotal Saussure
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