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      Questo freddo avventizio od accidentale potrebbe mai venire da una gran massa d’aria più che gelata, la quale dalle superne regioni calasse giù indosso alle nuvole temporalesche congregate nella regione di mezzo, e tutte o in gran parte le involgesse? Oppure i grani medesimi di grandine già belli e formati, sebben minuti, o almeno i fiocchetti di neve, che ne costituiscono il nucleo, come abbiam fatto osservare, potrebbero per avventura essersi fabbricati colassù, ove regna un freddo più che bastante alla congelazione de’ vapori, molto al di sopra cioè delle 360 delle 500, 800 o 1000 tese, a cui si trovano le vere nubi temporalesche tonanti e fulminanti? E perchè nò? perchè non potrebbero, essersi formati i primi stami o rudimenti della grandine all’altezza di 3 o 4000 tese o più ancora, se tanto è necessario per congelare i vapori, e formare i fiocchetti di neve, lasciando loro al dipiù quell’eccesso di freddo, di cui han bisogno per divenir in seguito grandine perfetta? tali grani minuti di grandine o già bella e formata, o abbozzata solamente, cadendo freddi a un sì gran segno, cioè di 10, 12, 15 gradi al di sotto di 0. R., in grembo alle anzidette nuvole assai meno alte, e attraversandole, verrebbero a congelar quivi altri ed altri vapori rompendone le vescichette, e con ciò a rivestirsi di nuova crosta di ghiaccio, e ad ingrossare al segno che gli miriamo allorchè finalmente giungono a terra.
      Belle supposizioni! ma il male si è, che nè l’una, nè l’altra può ammettersi, tali e tante sono le difficoltà, che si presentano, considerandole anche solo teoricamente: oltre le osservazioni dirette, e i fatti, che vi si oppongono, alcuni dei quali abbiamo già addotti.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte seconda
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 382