Per avere sotto gli occhi un’immagine più rappresentativa, si può far ballare un gran numero di pallottole di midollo di sambuco, di sughero, o di carta, tra due lenzuoli o tappeti tesi orizzontalmente un sopra l’altro alla distanza di alcuni piedi, ed elettrizzati uno positivamente, o sia per eccesso, l’altro negativamente, ossia per difetto, ad un alto segno. Coloro che avran contemplato cotesto giuoco curioso, quand’anche non siano Fisici non avranno difficoltà a concepire che succeda la medesima cosa molto più in grande colassù tra due strati di nubi, tostochè si sarà loro fatto intendere che quelle nubi temporalesche posseggono un’elettricità incomparabilmente più forte di quella che possiamo mai eccitare colle nostre macchine. I Fisici poi informati pienamente di cotesta elettricità naturale e della sua forza, e che ne sanno per prova e per analogia apprezzare gli effetti, non dubiteranno punto della possibilità del fenomeno, e ardisco sperare che vi troveranno almeno qualche verisimiglianza, sol che ammetter vogliano in que’ temporali che vanno a scaricare grossa grandine, i due strati di nubi separati da un giusto intervallo, ed elettrizzati uno contrariamente all’altro, come io suppongo.
E come non ammetterli in tali casi, e in altri pure? L’esistenza di più di uno strato di nuvoli in molti temporali non può rivocarsi in dubbio; come neppure l’elettricità contraria degli uni rispetto agli altri. Non vi è forse persona un poco osservatrice che non abbia rimarcato più d’una volta, soprattutto nei temporali tempestosi, dei nuvolotti men lontani da terra che ora rimangono immobili, ora scorrono e s’agitano sotto ad altri nuvoli estesi più elevati; siccome non vi ha alcun Fisico, il quale essendosi applicato alle sperienze dell’elettricità naturale, non abbia osservato nel conduttore atmosferico impiegato a tali sperienze, de’ passaggi frequenti, e talvolta repentini dall’elettricità positiva alla negativa, e viceversa, nel forte de’ temporali.
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