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      In quei temporali per tanto che sono, apparentemente almeno, preceduti ed accompagnati durante la loro formazione da calma, scatenandosi i venti contrastanti e turbinosi solamente allo scoppiare della procella, in tali temporali dico, in cui appajono dal loro principio fino al maggior pieno quasi immobili gli ammassi nuvolosi, eppure vi si sta fabbricando ed ingrossandosi la grandine, non può credersi che il freddo oltremodo intenso delle nuvole più basse zeppe di tal grandine vi sia stato portato da alcun vento: e d’onde mai, se stato anche ve ne fosse senza farsi in alcun modo da noi sentire, lo piglieremmo cotanto freddo? Resta dunque, che all’evaporazione sofferta da esse nuvole, ad un’evaporazione estremamente grande e rapida nelle date circostanze, sia dovuto un sì prodigioso raffreddamento, la totale o parziale loro congelazione, ec., ciò che è stato uno de’ principali miei assunti in questo scritto e nei precedenti104.
     
      PARTE TERZA.
      Ho ancora molte cose a dire in favore della mia supposizione esposta ne’ precedenti articoli, dei due strati cioè di nuvole elettrizzati contrariamente l’uno all’altro ad un altissimo grado, massime il superiore, e separati da un intervallo assai grande: fra i quali io poi immagino che dei fiocchi di neve, da prima semplici e leggieri, indi più grandicelli, e rivestiti mano mano di lamine di acqua congelatesi sopra di essi, in virtù dell’estremo freddo de’ medesimi, e cambiati per tal modo in vera grandine, sono cacciati sù e giù, e ballottati per lungo tempo; durante il quale non cessano d’ingrossarsi vie più per nuove incrostazioni di ghiaccio.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte seconda
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 382