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      Tutto ciò viene rappresentato benissimo con due piattelli elettrizzati artifizialmente, uno ad un debol grado per difetto, e montato sopra uno de’ nostri elettrometri a boccetta, l’altro ad un grado più forte per eccesso, il qual tengasi isolato sopra, e parallelamente al primo a varie altezze. Quando il piattello superiore sta molto alto, l’inferiore dà segni di tutta o quasi tutta la sua elettricità negativa, che è poca, come dicemmo; ma a misura che quello si abbassa, o che alziamo verso di lui il piattello inferiore, scemano cotai segni in questo, finchè ad un certo punto di vicinanza cadono del tutto, ed a maggiore prossimità ancora vi sorgono quelli dell’elettricità contraria propria del piattello superiore. Nè è già che cotesta elettricità soperchiante vi si sia effettivamente comunicata; cioè che abbia avuto luogo una reale trasfusione: niente di questo (salvo che un troppo grande accostamento abbia provocato una qualche scarica od esplosione di scintilla); egli è per semplice pressione, o sia per la sola azione dell’atmosfera elettrica prepotente del piattello superiore, che viene costretto l’inferiore a dar segni di elettricità positiva, comunque ritenga ancora la sua negativa: in prova di che, ritirando gradatamente quel piattello superiore, van decadendo pure per gradi i segni nell’inferiore di cotal elettricità accidentale, o di pressione fino al nulla, e fino al risorgere, a misura che cresce ancora l’allontanamento, i primieri segni della propria elettricità negativa.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte seconda
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 382