Altronde è troppo facile il render ragione dell’elettricità di eccesso soltanto accidentale, ossia di pressione, che vi appare: è facile, dico, renderne ragione, supponendo che vi sian giusto i due strati nuvolosi, quali li abbiamo considerati, nè più nè meno; i quali ondeggiando in certo modo, or s’accostino fra di loro, or s’allontanino, come pure si è da noi spiegato. Ma non può egli darsi ancora, che sotto lo strato che era il più vicino a terra, e che per la grande e rapida evaporazione sofferta è passato all’elettricità in meno, si formin altre nuvole? Queste essendo allora, siccome di nuova formazione, elettriche in più, affetteranno parimente in più il conduttore atmosferico, salvochè siano contrabbilanciate o vinte dall’elettricità contraria dello strato che sta lor sopra. Di più egli non è impossibile, è anzi probabile, come accennato abbiamo fin dal principio di questa dissertazione, che in alcuni temporali vi siano più di due e di tre ampj strati, e in oltre altre nuvole sparse da molti lati, parte isolate e nuotanti, parte aggruppate ec. dotate esse pure di elettricità contrarie; e allora non può che succedere frequentemente, in mezzo ai combattimenti di queste nuvole, ai loro movimenti cagionati dalle attrazioni e repulsioni elettriche, dai venti ec., che ora l’elettricità di una, or quella dell’altra, mercè singolarmente l’azione delle rispettive atmosfere, diventi prevalente sopra le nostre teste o sopra la colonna d’aria, nella quale trovasi inalzato il conduttore Frankliniano.
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Frankliniano
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