Pagina (317/382)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Checchè ne sia di tali temporali così complicati, supponendoli anche più frequenti di quel che sono, penso che non sien rari quelli, che ho presi per esempio, e posti come per tipo, cioè di due strati presso a poco paralleli, separati da giusto intervallo, ed elettrizzati contrariamente l’inferiore per difetto, il superiore per eccesso: di due soli strati, dico contando per nulla qualche straccio di nube interposto, qualche piccol nuvolo al di fuori, ed anche qualche gruppo lontano.
      Mi si domanderà forse s’io riguardi la disposizione delle nubi in due o più strati separati, e l’elettricità contraria, fra due almeno, come condizioni essenziali alla costituzione di un temporale. A questa domanda rispondo tosto, che io non pretendo ciò; che credo anzi possibilissimo, che come se ne compongono anche di più di due strati, conforme or dicevamo, così pure se ne formino di un solo ammasso nuvoloso unito e dotato tutto di un’elettricità omologa, purchè sia questa assai forte; ma che siffatti temporali, fuori di qualche lampo e tuono, senza dei quali non sarebbero neppur chiamati temporali, offrir non potrebbero quel gran numero di accidenti variati, che si osservano d’ordinario nelle vere tempeste: che la loro elettricità si mostrerebbe costantemente di una sola specie, cioè a dire o positiva o negativa dal principio alla fine, variando soltanto nell’intensità; ciò che non succede quasi mai ne’ gran temporali: che potrebbero bene aver luogo delle scariche fulminanti fra una tal massa di nuvole temporalesche unite e la terra, in una parola, dei veri fulmini; ma non que’ scoppi di tuono frequenti e ripetuti, quei sentieri o strisce di luce vivissima, e a zigzag, quasi ad ogni momento, effetti delle nuvole che si bersagliano e fulminano tra di loro: che tutt’al più comparirebbero colassù de’ lampi e dei trascorrimenti di luce da un capo all’altro dell’unico telone nuvoloso, in occasione e al momento di una forte scarica contro la terra (in quella guisa che ne compaiono sopra una lunga e larga tavola cosparsa e come seminata di sottili e rare limature metalliche, od anche di minute goccie d’acqua, allorchè un torrente di fluido elettrico attraversa questi conduttori imperfetti, o sia interrotti da piccoli interstizj) che finalmente codesti temporali semplici ed uniti, ne’ quali, o non vi fosse separazione di nuvole in differenti strati o gruppi, od essendovi non s’incontrasse contrarietà di elettricità fra essi, non potrebbero produrre una grandine a grossi grani, o molto difficilmente: difficilmente, dico, una grandine molto grossa; giacchè per una piccola o mezzana, per il gresil, e qualche cosa di più, può forse bastare quella repulsione e sospensione de’ grani, che anche un sol telone nuvoloso fortemente elettrico è valevole a produrre; come sul principio ho voluto supporre, prima cioè di entrar a parlare dei due strati contrariamente elettrici.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte seconda
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 382