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      Primieramente adunque vi bisogna un’evaporazione abbondantissima e rapidissima di un primo strato di nuvole assai denso, una evaporazione tale, che da una parte basti non solamente a distruggere l’elettricità originaria in più di questo strato, ma a portarlo fin anche ad un grado assai forte di elettricità in meno; e dall’altra parte giunga a raffreddarlo potentemente ad un grado, che appena possiam concepire, fino cioè a congelare una quantità considerabile delle sue vescichette, ed a formarne de’ fiocchi di neve freddissimi, vale a dire, molto al di sotto del termine semplice del ghiaccio; come ho fatto opportunamente rimarcare, insistendo anzi molto su tal punto. In secondo luogo debbe aver luogo, ed effettuarsi una nuova condensazione dei vapori, che si sono innalzati in forma elastica dal detto primo strato nuvoloso, in guisa che se ne formi un secondo superiore dotato di una forte elettricità contraria, cioè in meno. Per terzo questi due strati contrariamente elettrici debbono trovarsi da principio ad una distanza che non sia nè troppo grande nè troppo piccola; e, ciò che è più difficile ancora, mantenersi lungo tempo ad un tal intervallo giusto, malgrado la mutua attrazione che tende ad approssimarli, ed a ricondurne l’equilibrio di elettricità colla loro riunione mediata od immediata. Finalmente debbono conservare le loro respettive elettricità, non perderle troppo presto, od in gran parte, sia con delle scariche immediate dell’uno contro l’altro, sia per mezzo di altri nuvolotti, brani di nuvole, che vanno e vengono da uno strato all’altro, o s’infilano facilmente in modo di stabilire una catena di comunicazione fra essi strati: giacchè se le loro elettricità opposte non si mantengono in forza per assai lungo tempo, i fiocchi di neve prima, poi i grani di grandine sbozzati non potranno continuare la loro danza fra i detti due strati (danza che deve forse durare per delle ore, a fine di dar luogo alla loro formazione compita, al loro ingrossamento per via d’incrostazioni successive); essi non potranno neppure essere sostenuti, e cadranno sol mezzo formati; sovente non caderanno neppure in questo stato fino a terra; ma bene fusi in grosse goccie: quale ci giunge sovente la prima pioggia in goccioloni rari e molto elettrici, da certi temporali minacciosi, ma passeggieri.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte seconda
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 382