La formazione dunque de’ vapori al basso, e la loro condensazione nelle più o men alte regioni dell’aria, io tenni per cagione prossima tanto della blanda e tranquilla elettricità di ciel sereno, quanto della strepitosa de’ temporali, e della mediocremente forte delle nebbie e delle nuvole non temporalesche, delle pioggie e della neve ec., in somma di tutto quel che fosse Elettricità atmosferica; per conseguenza anche delle Aurore boreali, in caso che fosse ben provato non altro esser queste, che fenomeni di naturale elettricità: la qual cosa, a dir vero, non mi pare abbastanza dimostrata, e posta fuori di dubbio. VS. lllustr., come scorgo, ha letto e considerato, tanto l’Appendice alla mia Memoria sul Condensatore111, nella quale, gettando i primi fondamenti di questa teoria dell’Elettricità atmosferica, m’avanzai a dare pur anche un saggio di applicazione ai principali fenomeni della medesima; quanto le mie Lettere sulla Metereologia Elettrica, nelle quali ho sviluppato già molte cose relative a tal soggetto, e molte più mi propongo di svilupparne nella continuazione delle medesime. Ella ha potuto quindi vedere, come non solo i fenomeni ordinarj dell’Elettricità atmosferica a ciel sereno e a ciel nuvoloso, tempestoso ec. ma sibbene l’elettricità fulminante, e tutta, dirò così, terrestre, che accompagna l’eruzioni vulcaniche112, e la non fulminante, ma pur vigorosa, delle cascate d’acqua, e quindi dei forti rovesci di pioggia ec. vengo spiegando coi da me proposti principj intorno all’elettricismo che fan nascere i vapori or diffondendosi or condensandosi113. Nell’ultima delle citate lettere finor pubblicate, che è la 9.ª, in seguito ad un’idea data nella precedente della formazione, ossia nascita e progressivo aumento di un temporale, ho cominciato a parlare della grandine; ma trattenendomi in gran parte di cotesta lettera a confutare diverse erronee opinioni, singolarmente quella della strana altezza da cui vorrebbesi da molti Fisici far venire la gragnuola, per dar luogo, sì alla sua congelazione, che al mirabile ingrossamento dei suoi grani, ho detto ancor poco pochissimo circa l’influsso ed azione dell’elettricità sulla di lei formazione e sopra tale ingrossamento, e nulla ho detto (riservando ciò per il seguito) su quanto immagino io, e tengo ormai per certo, cioè che gli embrioni della grandine, i quali soglion esser fiocchetti di neve, indi i grani stessi già formati e solidi rimangano per lo più sospesi e saltellanti fra due strati di nuvole collocati un sopra l’altro a conveniente distanza, e contrariamente elettrici; e ciò, se accade, per delle ore: durante la qual danza elettrica vadano essi grani rivestendosi di nuove lamine di ghiaccio, e s’ingrossi così mano mano la loro crosta.
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