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      Dal che manifestamente si vede, come una grossa piena di fluido elettrico, la quale però tragitterebbe facilissimamente, e senza alcun sensibile ritardo per un filo metallico sottilissimo, trovasi invece come in angusto alveo impedita e ritardata in una lamina, o cilindro d’acqua largo più linee; ma che poi scorre bastantemente libera, e quasi senza ritardo per un canale assai più grosso della stessa acqua. Diciamo dunque che questo fluido elettrico, allorchè è in copia, non tragitta per l’acqua unito e ristretto in un sol filo; ma in più fili o rivi si divide e scomparte, quanti gliene offre l’acqua, che è sul suo passaggio. Che se ciò fa nell’acqua, la quale dopo i metalli e certi carboni è il miglior conduttore, quanto più lo dee fare per gli altri corpi, che sono deferenti molto più imperfetti? Abbiamo già veduto che in questi si divide anche una non tanto copiosa dose di tal fluido; e vedremo ben tosto che lo fa eziandio una picciolissima.
      Riguardo allo scorrere il fluido elettrico provocato alla scarica più agevolmente sulla superficie che per l’interno degli stessi imperfetti conduttori, e fin dell’acqua stessa, ciò pure si manifesta, riguardo alle grandi piene di esso fluido, dalla viva e fragorosa scintilla, che compare nelle grosse scariche, e solca la faccia de’ medesimi; formata tal scintilla, come si vede, dalla maggior quantità di esso fluido (non però da tutta), che schiva di penetrare que’ corpi, ancorchè deferenti discretamente buoni, come per es. le membrane fresche e succose, i legni ancor verdi, e l’acqua medesima.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte seconda
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 382