Il vantaggio principale e il pregio più grande che ottengono le nostre sperienze, in cui facciam servire da igrometro l’elettrometro tascabile nel modo descritto nel paragrafo precedente, consiste nella grandissima estensione che si viene a dare alla scala igrometrica; cioè nel gran numero di gradi facilmente marcabili tra il termine di umidità estrema e un secco, che, se non è il massimo a cui giunger può l’arte, e neppure il più grande che dar si possa naturalmente, è però tale che ben rare volte s’incontra all’aperto, e nelle stanze non mai o quasi mai: parlo di quel secco, che fa discendere l’igrometro a capello di Saussure dai 100 gradi, termine dell’umidità estrema, circa 40 gradi, cioè fin verso i 60. Ora qual è l’estensione, che abbiamo nelle nostre prove coll’elettrometro per tale mutazione nell’umido di 40 gradi? Quale cioè la differenza del tempo, che s’impiega a far cadere l’elettricità di cotesto elettrometro, mediante il conveniente toccamento della listerella semi-coibente ec. da 10 gradi a 2, siccome abbiamo prescritto? Grande oltre ogni credere; mentre va da un secondo o mezzo secondo, a due o tre minuti primi, ed anche più. Se dunque contisi anche un sol grado per minuto secondo, ecco 150, ecco 200 gradi corrispondenti a 40 dell’igrometro di Saussure, dal che si vede che tante minime mutazioni d’umido, le quali riescono insensibili, ovver minori di un grado nel detto igrometro, divengono oltre a un grado, e due sensibili alle nostre prove, in cui è sì facile distinguere e noverare i secondi.