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Da principio riduceva la listerella a tali dimensioni, che per quella temperatura umida di 80 gradi impiegasse sol 10 o 15 secondi a portar via dall’elettrometro quella tal dose di elettricità, e mi riusciva bene quand’era l’aria più secca, ed anche quand’era più umida, ma non molto oltre i 90 gradi: allora però che l’umido dell’ambiente passava i 93 o 94 gradi, era sì breve il tempo della sperienza, che diveniva pressochè insensibile; giacchè non durava il solito toccamento un secondo, e neppure un mezzo secondo, e colla mia maniera già indicata di contare uno, due, tre, quattro, ec. non arrivava a due o tre, che già eran caduti intieramente i pendolini dell’elettrometro. Vidi dunque, che conveniva servirsi di una listerella più lunga e più sottile, tanto che impiegasse un po’ più di tempo a spogliare l’elettrometro della data dose di elettricità; v’impiegasse cioè alcuni minuti secondi, anche per un umido di 95 o 96 gradi, e per quello di 98 e 100 un secondo, e mezzo almeno, il che appunto si ottiene qualora essa listerella sia tale, che per l’umido di 80 gradi impieghi, poco più poco meno, 30 secondi. Potrebbe anche scegliersi lunga e stretta tanto che impiegasse più d’un minuto secondo, e più di due nell’umido quasi estremo di 97 o 98 gradi; il che renderebbe molto più sensibili le picciole mutazioni verso questo estremo, ossia verso i 100 gradi: ma come durerebbe allora la sperienza più di 30 secondi per la mediocre umidità di 80 gradi, e più di un minuto primo, o di due quando l’igrometro segna solo 40 gradi, e più di tre, di quattro, per un secco di sei che lo fa discendere a 60, 55, 50 gradi; ed essendo che questa troppo lunga durata riesce di molta noja, torna meglio, per non incorrere in simile inconveniente, rinunciare ad una parte del sopra indicato vantaggio, e prendere un termine di mezzo.
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